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Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970


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24/06/2005: RAFTING

Rafting sulla Dora Baltea


Partecipanti: Riccardo Barbero, Giorgio Farmeschi, Ilaria Cambiaso, Gianluca Gavotti, Francesca Di Rovasenda, Stefania Pittaluga, Leandro e Luciano Astolfi, Stefania Parodi, Stefania Mantero, Paolo Muston

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Appuntamento alle 9.30 al casello di Voltri,.

 

 

Appuntamento alle 9.30 al casello di Voltri,.

 

 

La StePI, Giorgio, Gianluca e la Frà sono puntualissimi, a ruota SteMa e Ila arrivano

 

 

“Chi manca?”

 

 

“Riccardo” cioè…il capogita….è sempre l’ultimo….

 

 

Ad un tratto la sigla di un noto cartone animato giapponese trilla dal cellulare di SteMa. E’ lui.

 

 

“Ci siete tutti?”

 

 

“Noi si, ma tu dove sei?”

 

 

“Ho sentito gli altri, sono un po’ in ritardo ma io sto arrivando!!!”

 

 

Ok, alle dieci passate ci siamo tutti.

 

 

Organizziamo le macchine, i bagagli e intanto arriva una telefonata, la Ila deve tornare in ufficio. Saltiamo in macchina, l’appuntamento è a Pont St. Martin.

 

 

Ila e SteMa corrono in ufficio a sbrigare una faccenda, gli altri partono.

 

 

Viaggio tranquillo e rilassante, in un’ora e mezza siamo tutti fuori dal casello autostradale di Pont St. Martin, destinazione: casa della StePi.

 

 

Pochi minuti e siamo a destinazione. La vista è incantevole, la casa anche. Ma quelli del Rafting ci aspettano, dobbiamo metterci in marcia se non vogliamo arrivare tardi.

 

 

E così, saltiamo a bordo, destinati a Nus.

 

 

Piccola sosta, giusto il tempo di un paio di sangria e qualche birra.

 

 

Alle 15.30 siamo fuori dall’autostrada, l’appuntamento è alle 16.00.

 

 

Qualche peripezia per trovare il posto esatto ma finalmente arriviamo a destinazione.

 

 

Nuccio ci illustra quello che andremo a fare. Dalla sua descrizione sembra che dobbiamo affrontare la cosa più terrificante della nostra vita. Ma che siamo in Colorado?!?!?!?

 

 

Ci vengono consegnate mute e giacche e ci prepariamo alla “vestizione”.

 

 

In meno di….ehm….mezzora? Un’ora? Quanto è passato? Va beh, insomma, “poco” dopo siamo alla partenza.

 

 

Giorgio, Leandro, Stefania (ribattezzata pure lei appena entrata StePa per distinguerla che qui già è un casino), Gianluca e Francesca guidati da Lucio detto ‘il nano’ su un gommone.

 

 

Ilaria, Paolo, StePi, SteMa, Luciano e Riccardo sull’altro gommone guidato da Matteo.

 

 

Si inizia. Primo pezzo molto tranquillo ci vengono illustrati i comandi e grossomodo quello che andremo a fare. Il percorso è lungo…boh! Io ricordo 10 chilometri ma mi sembra una cazzata…(si può dire “cazzata” sul sito?!?!? Beh, oramai è andata!)

 

 

Arriviamo alla prima ansa in cui ci fanno fermare per farci fare la prova di nuoto…Ah sciiiiii?!?!?!?!

 

 

Bene, Matteo si sposta a centro fiume, mentre ‘il nano’ è pronto 50 metri dopo a recuperare chi dovesse partire per la tangente.

 

 

Veniamo “scaraventati” nell’acqua a 4 gradi e dobbiamo tentare di sfruttare la corrente e dirigerci verso la riva.

 

 

L’esperimento non miete vittime ^__^ Anzi, incoraggiati dalla nostra professionalità (?!?!?!?!) le due guide ci propongono di fare la traversata da sponda a sponda.

 

 

Parte Matteo che in fondo alla traversata è pronto con il nano a lanciare la corda in caso di necessità.

 

 

Parte Speleoricci per primo e a ruota tutti gli altri. Arriviamo tutti e 11 al completo dall’altra parte del fiume, senza perdite. Risaliamo a bordo e ci dirigiamo verso il tratto un poco più impegnativo. Iniziamo a divertirci, non ci è dato sapere se il divertimento è dato dall’emozione del Rafting o se da i continui saltelli della StePi che non riesce a stare incollata al gommone, le espressioni di Paolo che schierato in prima fila e continua a prendere acqua in continuazione gridando ogni tanto “bastarda” alla SteMa che è seduta dietro di lui e si sta evitando le onde anomale sulla faccia, da Matteo che è veramente “fuori come un poggiolo”, dalla Ila che continua a domandarsi per quale motivo siamo arrivati a tanto, da Luciano che…Luciano…che...Luciano è impassibile. Luciano mantiene il suo aplomb naturale in qualsiasi situazione. Luciano è un gentleman che non si scompone. (E infatti…come ci è capitato qui in mezzo !?!?!?!? ^__^)

 

 

Durante il tragitto si scatena una guerra a suon di pagaiate che fa imbarcare acqua a più non posso ai malcapitati della prima linea.

 

 

Siamo quasi al termine, la guida da Matteo passa alla StePi che ha la responsabilità di tutta l’imbarcazione.

 

 

“Avanti…indietro…sinistra indietro…destra indietro…fate un po’ quel cazzo che volete!!!!”

 

 

Ok, accostiamo…no va beh…ormeggiamo…insomma CI FERMIAMO (questo è itaGLIano!!!)

 

 

E’ finita!

 

 

Di già…?????????

 

 

All’arrivo ci aspetta il pulmino che ci riporterà alla “base”.

 

 

Foto di rito con le nostre guide, trasportiamo i gommoni a bordo e ci togliamo i giubbetti di sicurezza. Saliamo e si ritorna.

 

 

Anche questa è finita, che peccato.

 

 

Al ritorno ci aspettano una doccia calda e il lavaggio delle mute.

 

 

Decidiamo di cenare qui,  c’è la pizzeria gestita dai proprietari del Rafting.

 

 

Chiacchiere sciolte davanti a pizza e birra e a guardare le foto che ci hanno scattato durante l’avventura. Ma nessuno si è accorto che c’era il fotografo appostato!!!!

 

 

Caffè e genepy e si fa la mezzanotte. La StePi e Giorgio devono tornare a Genova, causa impegni vari e lavoro. Noi dobbiamo ancora decidere dove andare a dormire. La StePi ci offre gentilmente casa sua. E così ci mettiamo in moto. Gianluca e la Frà ci abbandonano, loro non scenderanno con noi l’indomani. Noi arriviamo a casa della StePi ad un orario imprecisato della notte. Ci sistemiamo per dormire, Leandro è attrezzatissimo e tira fuori un simil letto matrimoniale gonfiabile per lui e consorte. Paolo, Ilaria SteMa e Luciano dormono in cucina, al calduccio e soprattutto al buio!!! Riccardo decide di dormire sul poggiolo. Beh, essendo ancora in ristrutturazione la casa e mancando quindi ancora porte e finestre non c’è poi un abisso di temperatura tra dentro e fuori. Prima della nanna Riccardo decide di fare lo spuntino serale a botta di tonno e fagioli alla messicana con mais.

 

 

 

 

 

 

 

 

… Si! E’ decisamente meglio che dorma fuori!!! ^__^

 

 

Qualche chiacchiera, e alla fine cadiamo tutti in un sonno ristoratore…

 

 

 

 

 

 

 

 

(…continua…)

 


Commenti:

stefania
stefania
E' stata una bella esperienza, non vedo l'ora di tornare a fare il tratto alto. Quando mi portate? ^__^ E poi...cosa non è stato dormire in quella casa, svegliarsi (beh...un po' in ritardo ma alla fine ce l'ho fatta ;-) ) con quel temporale e una vista impagabile! Un grazie di cuore alla StePi che ci ha fatto usufruire della sua dimora.



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